Prignano è un piccolo borgo che con i suoi 970 sorge a 410 metri sopra il livello del mare. Sull’origine del nome esistono diverse tesi. Alcuni ritengono che deriverebbe dall’abbondanza di alberi di pero nel territorio circostante. Tale interpretazione sarebbe confermata dal frequente ricorrere di elementi naturali in toponimi di località vicine (Melito, Ogliastro, Cicerale). Una seconda tesi ritiene che l’attuale nome derivi dal latino “praedium” ovvero “fondo” o “podere”. Sulla base della medesima radice praedium, vi è anche chi ha sostenuto che il nome Prignano derivi dal latino “Pliniarum” ovvero “fondo di Plinio”. L’accertata presenza di Plinio il Vecchio in Campania ha fatto così congetturare che egli possedesse un podere proprio nel territorio oggi denominato Prignano. Secondo quanto riportato da Pietro Ebner, la prima notizia che si ha del villaggio è contenuta in un atto di vendita del 1070.
La Chiesa di S. Nicola di Bari e l’Opera dei Turchi
La Chiesa risulta edificata prima del secolo XIII.L’ interno è diviso in tre navate è di notevole ampiezza ed ha cinque altari di finissimo marmo bianco di Carrara. Dall’alto della torre campanaria, a cui si accede attraverso una scala di ferro di recente costruzione, si gode un panorama incantevole che si estende oltre il borgo. La devozione al Santo è particolarmente sentita. A testimonianza di ciò una tradizione che risale alla notte dei tempi che ogni anno si ripete il lunedì in Albis: la famosa opera dei turchi con il volo dell’Angelo. Nella suggestiva piazza Plebiscito dove si affacciano la chiesa di San Nicola ed il palazzo marchesale la cui origine risale alla notte dei tempi si tiene una rappresentazione teatrale in costume, che rievoca due miracoli attribuiti al Santo dall’agiografia ufficiale. Si recita a soggetto, perché non esiste un testo scritto. Tutti i prignanesi, però, ne conoscono le battute, che si tramandano oralmente di generazione in generazione. Nel primo atto viene ricordato il miracoloso salvataggio di Diodato, un adolescente cristiano rapito dai Saraceni. La messa in scena e l’entusiasmante sostegno degli spettatori rendono davvero suggestiva la rappresentazione, le cui origini riportano ad una circostanza storica che realmente vide gli abitanti della costa del Cilento soggetti per più secoli alle incursioni ed ai saccheggi dei pirati turchi.
Torre Volpe
La Torre Volpe è uno dei pochi esempi di costruzioni difensive sopravvissute quasi integre alle ingiurie del tempo. Si erge imponente tra gli antichi e suggestivi edifici del vecchio borgo di Melito posto lungo le pendici della collina che guarda ad ovest verso il mare, tra alberi secolari e campi scoscesi, leggermente isolato dall’agglomerato urbano di Prignano. La Torre presenta una struttura quadrangolare e massiccia e riassume le caratteristiche delle costruzioni difensive alto-medioevali del Cilento, andate per lo più distrutte. La sua costruzione risalirebbe al secolo XI°.
Palazzo marchesale Cardone
Il Palazzo si trova in Piazza Plebiscito, di fronte fronte alla Chiesa di San Nicola di Bari. La proprietà è dei Marchesi Cardone, ultimi feudatari di Prignano . È costituito da quattro ali intorno ad un cortile centrale. La facciata è caratterizzata da una robusta torre cilindrica merlata, elemento di sicura originalità, in quanto non rinvenibile in altri palazzi coevi che costellano il territorio del Cilento.
Oasi Fiume Alento
Località Piano della Rocca – 84060 Prignano Cilento (SA) – tel-fax 0974837003 – cell. 347/1531360
L’Oasi Fiume Alento è uno spazio naturalistico attrezzato creato per regalare momenti di piacevole relax al visitatore. Rientrano nell’oasi l’intero corso del Fiume Alento e parte dei suoi affluenti rientrano all’interno dell’Oasi Fiume Alento. Si tratta di un’area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) introdotta con lo scopo di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante attività di conservazione. Grazie alla presenza del lago, di un parco tematico, di sentieri attrezzati, di numerosi punti di osservazione per l’avifauna e di aree attrezzate per il tempo libero e per il pic-nic, l’area si presta a molte iniziative e attività. Trekking, mountain bike, birdwatching escursioni in battello, passeggiate a cavallo (momentaneamente sospese per lavori al maneggio), escursioni in canoa e canottaggio (riservate alle associazioni convenzionate), pesca sportiva sono alcune delle innumerevoli possibilità che offre l’Oasi.