Orario: Lun - Ven 10.00 - 14.00

CSR 23-27

In continuità con l’esperienza di Sviluppo Locale raccolta nella passata Strategia di Sviluppo Locale del GAL Cilento Regeneratio, il seguente progetto di comunità mira in maniera specifica ad affermare e promuovere la rifunzionalizzazione delle aree rurali cilentane muovendo sull’importante leva rappresentata dal suo sistema alimentare tipico, la Dieta Mediterranea, di cui il Cilento è Comunità Emblematica in sede UNESCO che l’ha riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Il presente progetto di comunità mira a valorizzare il patrimonio culturale unico del Cilento e a offrire nuove prospettive economiche per la comunità, promuovendo al contempo la sostenibilità e la collaborazione tra generazioni.

Obiettivo Generale

Promuovere il rilancio dell’artigianato identitario nel Cilento, preservando le tradizioni locali e creando opportunità economiche sostenibili per la comunità.

Obiettivi Specifici

Rifunzionalizzazione del tessuto economico e sociale dei borghi cilentani attraverso il recupero del lavoro artigianale tipico e la costruzione di una filiera di eccellenza artigianale da trasmigrare tra i valori del territorio, anche attraverso il ricorso all’innovazione tecnologica e alle autostrade informatiche, provocando importanti ricadute, in termini di contenuti, anche al comparto turistico esperienziale e generando una microeconomia sostenibile.

Concept

Si parte dal presupposto che la Dieta Mediterranea non è solo un modello alimentare e salutare, ma rappresenta anche un patrimonio culturale e artigianale. Oltre a quello meramente agricolo emerge, infatti, il suo valore artigianale che può essere declinato in diversi aspetti, tra cui:

  • La Produzione alimentare tradizionale

L’uso di ingredienti freschi, locali e stagionali. Questo incoraggia la produzione di alimenti tradizionali come l’olio d’oliva, il formaggio, il pane fatto in casa, i salumi e le conserve, molti dei quali richiedono tecniche artigianali per essere preparati.

  • Uso di tecnologie tradizionali

La produzione di prodotti tipici, come l’olio d’oliva, il vino e il pane coinvolge l’uso di antiche tecniche di lavorazione che sono passate di generazione in generazione. Queste tecniche artigianali sono una parte essenziale della cultura agricola cilentana e del patrimonio di saperi che hanno caratterizzato per secoli la funzionalità dei borghi, dell’economia e della società locale.

  • L’impiego di strumenti artigianali

Gli utensili e le attrezzature utilizzate nella preparazione e nella consumazione dei pasti mediterranei, come per esempio i mortai per la preparazione dei macerati, I contenitori in ceramica, i cesti per la raccolta delle olive o quelli per l’essiccazione dei fichi, sono da sempre realizzati artigianalmente, contribuendo alla tradizione locale di cui sono parte imprescindibile.

  • L’artigianato culinario

La preparazione delle ricette tipiche richiede la trasmissione di antichi saperi e una provata abilità artigianale, come l’arte di impastare il pane, produrre il vino, l’olio, “imbaccare” (farcire) I fichi. Queste abilità sono tramandate di generazione in generazione e costituiscono un patrimonio che rende le produzioni uniche.

  • L’impiego di prodotti locali a chilometro zero

La Dieta Mediterranea enfatizza l’importanza dei prodotti locali, il che significa che la sua promozione e valorizzazione non può prescindere dall’esaltazione dell’artigianato e delle piccole produzioni locali rispetto all’industria alimentare su larga scala.

Per cui, il valore artigianale di questo particolare sistema alimentare risiede nella promozione, in un tutt’uno, di pratiche alimentari tradizionali, tecniche di produzione artigianali e oggetti legati alla cultura e al genius loci. Questa visione d’insieme può, dunque, contribuire a preservare e promuovere il patrimonio culturale del Cilento e a restituire ai borghi le funzioni che storicamente svolgevano in un assetto di filiera che, se recuperata, potrà giustificare il reinvestimento sul territorio e arginare la marginalizzazione, la perdita di biodiversità naturale e culturale e contenere il dilagante spopolamento. Promuovere, quindi, il recupero della pratica agricola, richiede una visione ampia che non può trascurare l’artigianato tipico. Questo approccio, oltre a garantire la rifunzionalizzazione dei borghi rurali. può contribuire a diversificare l’economia rurale e sfruttare le risorse locali in modo creativo. Alcuni passi chiave includono:

  • L’identificazione delle risorse locali
    Identificare le risorse naturali, culturali e tradizionali della zona, come prodotti agricoli unici, artigianato tradizionale, tecniche di produzione speciali o attrattività turistica dei luoghi vocati alle specifiche produzioni.
  • Offrire supporto per la rivitalizzazione dell’artigianato
    Fornire formazione e supporto tecnico agli artigiani locali esistenti e a nuovi operatori per sviluppare prodotti di alta qualità che riflettano la cultura e la storia della zona.
  • La promozione del turismo locale
    Utilizzare il patrimonio culturale e naturale come base per sviluppare il turismo locale, promuovendo esperienze autentiche e sostenibili per i visitatori.
  • Dare vita a una rete di mercato
    Creare canali di distribuzione e mercato per i prodotti artigianali locali, sia a livello locale che attraverso canali di vendita online, per raggiungere un pubblico più ampio.
  • Incentivare la collaborazione comunitaria
    Coinvolgere attivamente la comunità nella pianificazione e nell’attuazione di queste iniziative per garantire il coinvolgimento e il supporto locale.
  • Garantire lo sviluppo delle competenze
    Offrire opportunità di formazione e sviluppo delle competenze per giovani e lavoratori locali interessati a lavorare nell’artigianato e nelle filiere collegate, dirette e indirette.
  • Incentivare la matrice di sviluppo attraverso l’accesso ai finanziamenti
    Facilitare l’accesso ai finanziamenti per sostenere l’avvio e lo sviluppo di piccole imprese artigianali tradizionali. Attraverso l’adozione di una tale strategia si potrà contribuire a creare posti di lavoro, preservare le tradizioni locali e promuovere la sostenibilità economica nella comunità rurale cilentana, contribuendo così a rifunzionalizzare il territorio in chiave contemporanea e innovativa, partendo da una tradizione consolidata e già universalmente riconosciuta come eccellenza che, però, fino a oggi, non è ancora stata tradotta in una chiave di sviluppo economico efficace ed efficiente. Va, altresì, rimarcata la forte sostenibilità di un tale approccio strategico, dato che, per le motivazioni succitate, l’artigianato tipico, più o meno direttamente collegato all’eno-agroalimentare, non può che essere realizzato utilizzando risorse naturali, rinnovabili e riciclabili, garantendo in tal modo una tutela ambientale attiva, un uso responsabile delle risorse locali e l’innesco di un’economia

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