Orario: Lun - Ven 10.00 - 14.00

Piaggine

Alle pendici di una montagna incantata, con un intricato e suggestivo dedalo di vicoli, rampe, angoli pittoreschi, dove il tempo sembra si sia fermato lasciando immutati scorci di un paesaggio naturale incontaminato e avvolgente, si trova Piaggine. La montagna è la più alta vetta della Campania: si tratta del maestoso monte Cervati, 1898 metri. Il borgo si sviluppa seguendo il naturale declivio dalla parte alta verso il fiume Calore. Non a caso, l’origine è da ricercare proprio intorno all’anno 1000, quando una comunità di pastori nomadi trovò favorevole collocazione in prossimità del fiume, in una zona circondata da verdi pascoli montani. Il borgo a 630 metri sul livello del mare, con i suoi 1500 abitanti c.a., è collocato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e mostra tutti i caratteri tipici degli ambienti montani di quest’area protetta.Il toponimo deriva dal latino “plaga”, interpretato da alcuni come “spiaggette del fiume”, da altri come “terreno in declivio”.

ARTE E CULTURA

Chiese, conventi e palazzi padronali

Il fervore religioso della popolazione locale è testimoniato dalla presenza di numerose Chiese e Conventi di notevole pregio. Si segnala il Convento dei cappuccini, costruito nel 1615 sulla collina, detta per questo “Monaci”, che fu sede di una scuola di filosofia e teologia e di una biblioteca di notevole importanza andata oramai perduta. La Chiesa della Madonna del Carmine, annessa al convento dei cappuccini, di cui rimane solo il chiostro, fu costruita nel 1500 e contiene un pregevole polittico (1633) di Giovanni De Gregorio. La Chiesa di S. Nicola di Bari fu costruita nel 1500 nella località “Tumpetieddu”. È stata più volte rimaneggiata. Oggi sostituisce la “chiesa madre” di Piaggine. Si segnala inoltre la Ciesa di San Pietro, in località San Simeone, la zona più antica del Paese. La chiesa fu costruita nel 1200. Stucchi bianchi su fondo celeste decorano tutta la chiesa che rappresenta un vivido esempio di barocco campano. Si segnalano inoltre la Chiesa di Sant Anna e la Chiesa della Madonna delle Grazie situate nei rispettivi quartieri. Nel centro storico stemmi, portali e cortili connotano, invece, molti palazzi e segnalano le famiglie più antiche. Peculiari molti dei loro cortili, pavimentati con l’acciottolato ricavato dalle pietre del fiume, sono composti da un pozzo, una cappella, piccoli giardini con fiori e, generalmente, viti, locali terranei, detti “magazzeni”, destinati a conservare le provviste. Uno splendido esempio ne è il Palazzo Vairo, in Piazza Plebiscito, costruito nel 1700. La facciata con portale in pietra alto tre metri, possente ed elegante con stemma nobiliare, una biscia attorcigliata ad un’ancora nel mare, con sopra tre stelle, è un vero gioiello.

Chiesa di S. Pietro

Museo Chiainari nel mondo

La Mostra Multimediale e il Museo “Chiainari nel mondo” raccontano in breve la storia dell’emigrazione italiana e di quella piagginese. La mostra multimediale consente al visitatore di navigare i contenuti raccolti sull’emigrazione italiana e piagginese, i dati dell’emigrazione, le biografie e le testimonianze di personaggi importanti e minori, le loro storie di vita e gli aneddoti, con contributi audio e video provenienti dagli Stati Uniti, l’Argentina, l’Uruguay e l’Europa.

NATURA E SPORT

Per info e visite: pro loco Cervati cell. 3394866170

Il territorio di Piaggine comprende un ricchissimo patrimonio naturale, sviluppandosi seguendo l’alta valle del fiume Calore, che scorre da est a ovest; è delimitato a sud dalle pendici del Monte Cervati e della Cima di Mercuri, mentre a nord è delimitato dal Massiccio del Monte Motola. Numerosi sono i siti di grande valore naturalistico, che costituiscono valide mete per una gradevole e istruttiva visita: il monte Cervati, il Motola, il Cerasulo, la Cima di Mercòri, la Nevera del Cervati, la fontana degli Zingari e quella dei Caciocavalli, la foresta dei Temponi con le numerose specie di orchidee, la valle carsica di Piesco, la Raia della Petina, le gole del Calore, la madonna di Monte Vivo, Cervatello. Di particolare bellezza la cascata naturale del fiume Calore ed il ponte medievale nel centro storico.L’Area incontaminata, tra il Monte Motola ed il Fiume Calore, per la forte presenza di specie anfibie e rettili, è stata classificata tra le aree piè importanti di Italia dalla Società Erpetologica italiana. Il territorio, inoltre, presenta numerose risorse speleologiche: alcune grotte sono utilizzate a scopo religioso -come la Grotta della Madonna della Neve sulla cima del Monte Cervati ove è stata ricavata una cappella dalle forti suggestioni religiose-, altre con costituirono rifugio per i briganti.. Numerosi gli appassionati di natura che si dedicano ad escursioni. In estate si possono ammirare diversi colori: dalla folta vegetazione agli immensi prati verdi. In inverno questi luoghi vengono ricoperti da incessante neve, adatti per sport invernali: sci da fondo e ciaspolate.

Itinerari naturalistici

Dalla Fontana dei Caciocavalli al Monte Cervati

Partendo da Piaggine in auto si percorre una strada asfaltata per circa 3 km fino a raggiungere la deviazione sulla sinistra che conduce al Monte Cervati. Da qui parte una strada sterrata che conduce, dopo circa 30 minuti di auto, all’area attrezzata denominata “fontana dei caciocavalli”. Tale località è chiamata così perchè, in passato, venivano prodotti in loco i caciocavalli podolici del Cervati. Oggi si possono ammirare i resti dello “iazzo” in cui vivevano gli allevatori ed in cui veniva lavorato e trasformato il latte. Dalla fontana dei caciocavalli a salire verso il Monte Cervati, il sentiero è incantevole. Infatti, si attraversa una maestosa faggeta, all’interno della quale si trovano anche abeti bianchi, tassi e agrifogli. Il bosco dei “Temponi” è il regno dell’aquila reale, del gatto selvatico e del lupo dell’appennino, del cervo e del camoscio, signori incontrastati di questi territori la cui presenza discreta è stata testimoniata da numerosi studi del Parco e dell’Università di Napoli. Il rifugio in località “Chianodde”, altro luogo incantato del Cervati, in cui i primi giorni di agosto trovano ristoro i pellegrini diretti alla Madonna della neve. Il rifugio può essere raggiunto in macchina, lungo la strada sterrata, o a piedi, attraverso il sentiero tracciato. Dalla località Chianodde, si imbocca il sentiero, denominato “Chiaia Amara”, a causa della sua asperità, che conduce alla vetta. Lungo il tragitto si ammira un paesaggio mozzafiato che regala emozioni forti. L’ultima tappa del percorso è la visita al Santuario della Madonna della Neve, posta in una grotta e comodamente raggiungibile a piedi.

Prodotti tipici

Cicoria selvatica; Grano carosedda; Ricotta fresca o essiccata; Soffritto Nnoglia di maiale; Fegato zeppa

Carne di bovino podolico; Soppressata cilentana; Ammugliatielli; Olio extravergine d’oliva; Carne di Vitellone bianco

Manteca; Formaggio e cacioricotta caprino

EVENTI

Festa e Fiera della Madonna delle Grazie 2 luglio.
Sulla collinetta dove è la chiesetta, alla periferia del paese. Strada rotabile.

Festa della Madonna del Carmine 15/16 luglio
Processione, spettacoli musicali, fuochi e bancarelle.

Festa della Madonna del Vivo – (1200 m. ) 15 agosto
Sul Monte Vivo – strada rotabile – area attrezzata picnic – posto ristoro.

Festa e Fiera di S. Filomena 21 – 24 agosto
Parte alta del paese.Processione, spettacoli musicali, fuochi e bancarelle.

Festa della Madonna della Neve sul Monte Cervati (1900 m.) 4/5 agosto
Strada rotabile di montagna da Piaggine, ultimo tratto da percorrere a piedi. Rifugio. Monte Cervati.

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